L’anno scolastico 2020/21 si prospetta un anno non facile per la scuola italiana.

Infatti i Concorsi Scuola Straordinario e Ordinario sono previsti solo per l’autunno e di conseguenza ci si troverà a settembre con un nuovo anno all’insegna di cattedre vacanti e supplenze, che verranno coperte prima con le graduatorie provinciali digitali e infine con la messa a disposizione.

I dati delle supplenze dell’anno scolastico passato

Secondo l’articolo de Il Sole 24 ORE il numero di contratti a tempo determinato al 30 settembre 2019 è di 109.195 di cui 27.563 fino al 31 agosto e 81.632 fino al 30 giugno e oltre 44mila sul sostegno e anche quest’anno, secondo la Ministra Azzolina, si prevede lo stesso numero di contratti se non inferiore.

Un nuovo strumento per coprire le supplenze, la “call veloce”

Un altro aiuto alla necessità di coprire l’alto numero di supplenza è l’istituzione del nuovo strumento della “call veloce”. Vediamo come funziona.

Su base del tutto volontaria, gli insegnanti abilitati iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento e nelle Graduatorie di Merito (i vincitori dei precedenti concorsi), potranno fare domanda in un’altra regione o in altra provincia e accedere a una cattedra altrimenti destinata a restare deserta.

Il tutto sarà coordinato dagli Uffici Scolastici Regionali che indicheranno entro il 10 settembre (data derogabile per via dell’emergenza sanitaria) quante e quali immissioni in ruolo non sono andate a buon fine e i docenti interessati, entro 5 giorni, potranno indicare la regione e le province prescelte.

La Ministra Azzolina non si sbilancia sulle supplenze che questo nuovo strumento potrebbe evitare ma aggiunge:

L’anno scorso 10mila assunzioni sul sostegno non si sono realizzate perché mancavano gli aventi diritto nelle regioni in cui erano necessari.

Anche per quanto riguarda la “call veloce” la domanda dovrà essere presentata telematicamente.