6 Novembre 2019

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Categorie: Docenti, Scuola

Supplenze: la situazione attuale in Italia. Un’opportunità

Supplenze: la situazione attuale in Italia. Un'opportunità

In Italia ora come ora nel campo scolastico si stanno aprendo infinite possibilità: c’è necessità ovunque di supplenti e docenti in questo anno scolastico 2019/2020 complicato per chi lavora o vuole lavorare in questo ambito.

Molti posti sono ancora scoperti, ma perché si è arrivati a questo punto?

Il difficile iter dell’insegnante è fatto di concorsi, supplenze infinite in qualsiasi parte d’Italia, necessità di abilitazioni e specializzazioni, punti da racimolare e stipendi bassi. Durante questo percorso il docente, o aspirante tale, è messo a dura prova, ma forse si vede un pochino di luce in fondo al tunnel.

Grazie a quota 100 si stanno liberando posti (si parla infatti di oltre 45.000 posti vacanti) e da alcuni calcoli da parte dei sindacati si parla di necessità di supplenze altissime, dai 170.000 ai 200.000.

Le motivazioni sono da ricercare in primis nella cattiva gestione del governo in questo campo (dovuta anche ai cambi repentini al comando dello stato e di conseguenze di modus operandi e di immissione fondi), ma anche dall’iter lungo e macchinoso per diventare insegnanti di ruolo (50% da concorsi e il restante 50% da graduatorie).

Corsa al supplente, le scuole attingono prima dalle graduatorie.

Le graduatorie poi in certi casi in esaurimento sono poi diventate esaurite con ovvia mancanza di docenti, si parla infatti di oltre 22.000 posti scoperti.

Adesso si nota come manchino migliaia di docenti nel Nord Italia soprattutto in Veneto, Piemonte e Lombardia, dove docenti di Italiano, Informatica, Matematica e Scienze sono oramai un miraggio ed i precari da sempre colmano queste mancanza di personale.

Per accedere all’insegnamento è necessaria una Laurea, con delle eccezioni (scuola dell’infanzia, primaria, e qualche Insegnamento Tecnico Pratico), se invece parliamo di sostegno è necessario il titolo di specializzazione, conseguibile con un apposito corso.

L’iter da seguire per diventare insegnanti di ruolo.

Qualsiasi Laurea quindi può dare accesso all’insegnamento ma occorre individuare la classe di concorso alla quale si può accedere con il titolo di studio in proprio possesso. 

Diventare insegnanti non è facile e l’iter per farlo viene suddiviso in 2 fasi ben distinte:

  1. occorre laurearsi oppure ottenere un diploma perché in questo modo è possibile essere inseriti nelle graduatorie con validità triennale (l’ultimo aggiornamento è del 2017) per poter poi ottenere supplenze a tempo determinato.
  2. occorre l’abilitazione ad insegnare che permette di essere inseriti nelle GaE, (graduatorie ad esaurimento, che sono esclusivamente riservate agli abilitati) o nelle graduatorie di merito.

 

Inoltre l’insegnamento legato alla scuola secondaria con le nuove leggi prevede sempre un concorso al quale parteciperanno solo i laureati in possesso di laurea magistrale o specialistica ma che siano anche in possesso di 24 crediti formativi (in 4 principali aree: pedagogia, psicologia, antropologia, didattica) per l’insegnamento.
Inoltre, sempre da nuove leggi, è certo che si potrà scegliere di concorrere per una sola classe di concorso delle medie, e una delle superiori, inoltre se si supera il concorso diventa obbligatorio un anno di tirocinio prima di entrare in ruolo effettivo.

Il ruolo della Messa a Disposizione (MAD)

In questa montagna russa che sta diventando l’insegnamento, la MAD (Messa a Disposizione) diventa uno strumento utilissimo, perché informale, perché è tutto sommato facile da compilare e molto veloce da inviare: la Messa a Disposizione in questo momento è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.

Ma ci sono altri motivi molto validi per inviare una MAD:

  1. aumenta le possibilità di convocazione
  2. può essere inviata a tutti gli Istituti d’Italia
  3. se si viene assunti, la MAD permette di aumentare il punteggio per le graduatorie
  4. è una chance da non sottovalutare per diventare alla fine docenti di ruolo

 

Cosa aspetti? Invia subito la Tua MAD agli Istituti da te selezionati e fallo con InsegnoSubito.it, non perdere questa occasione e ricorda che l’invio MAD con il nostro servizio è in promo fino al 15 Dicembre 2019.

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