TFA di sostegno in partenza, ora il MIUR ha dato il via e chiede alle Università di quantificare i posti che intendono mettere a disposizione per il nuovo ciclo (il quinto) di percorsi di specializzazione per le attività di sostegno.

Grazie a questo 14.000 docenti (più i 7.000 idonei al precedente corso) potranno conseguire la specializzazione sul sostegno didattico, e quando gli atenei avranno formalizzato la loro offerta didattica (entro il 6 dicembre), il MIUR darà il via (si pensa a gennaio 2020) ai nuovi corsi di specializzazione sul sostegno per l’anno accademico 2019/2020.

I corsi per il sostegno quindi riguarderanno:

1. La scuola dell’Infanzia
2. La Primaria
3. La Secondaria di primo e secondo grado

Inoltre permetteranno, a coloro che li porteranno a termine, di ottenere la specializzazione sul sostegno didattico e partecipare ai concorsi a cattedra sui posti relativi al sostegno.

I corsi saranno a numero chiuso,  si svolgeranno nelle università, per un totale di 14.000 posti anche se il ministro Fioramonti ha già affermato che servono più docenti e serve aumentare il numero.

Quali Requisiti servono per partecipare?

A seguire l’elenco dei Requisiti per partecipare ai corsi di specializzazione sono definiti dal decreto del 30 settembre 2011 (decreto sostegno) come integrato dal decreto 8 febbraio 2019 n. 92.

I candidati per la scuola di infanzia e primaria devono avere uno dei seguenti titoli di studio:

• Laurea Magistrale in Scienze della formazione primaria;
• Diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali;
• Un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

L’abilitazione invece è indispensabile per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per partecipare i candidati devono essere in possesso di:

• Abilitazione specifica sulla classe di concorso; oppure
• Titolo di Laurea Magistrale e 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) in discipline antropologiche, psicologiche, pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

Mentre invece basta solo il Diploma per conseguire la specializzazione per tutti gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) (art. 5, comma 2 che prevede una deroga fino all’a.s. 2024/2025 al requisito della laurea).

TFA Sostegno 2020: come sono le prove di Esame?

I corsi di specializzazione sul sostegno come già citato sono a numero chiuso, la prova di accesso (predisposta dalle università) si articola nelle seguenti fasi:

• Una prova preliminare, consistente in 60 quesiti a riposta multipla su competenze professionali e competenze linguistiche;
• Una o più prove scritte ovvero pratiche sulle materie della prova preliminare;
• Una prova orale, sulle materie delle prove scritte e su questioni motivazionali

TFA Sostegno 2020: Corso ed Esame Finale

A prova di accesso superata ogni corsista frequenterà un corso di specializzazione disciplinato da ogni singolo ateneo e con un proprio regolamento. 

Da notare che durante il corso occorre conseguire 60 CFU, da acquisire in 8 mesi, ed i corsi si concluderanno entro il 30 giugno dell’anno di riferimento (art. 3 decreto 8 febbraio 2019), ma non sono escluse eccezioni.

Solo il 20% delle assenze saranno accettate per ciascun insegnamento e l’eventuale recupero potrà essere effettuato con modalità definite dai titolari degli insegnamenti, mentre per il tirocinio e per i laboratori resta l’obbligo integrale di frequenza delle attività previste. 

Mentre per tutti i soggetti che hanno già conseguito il titolo di specializzazione sul sostegno in un altro grado di istruzione e risultino utilmente collocati in graduatoria di merito sono previsti dei percorsi abbreviati, ma legati all’obbligo di acquisire i 9 crediti di laboratorio e i 12 crediti di tirocinio.

TFA Sostegno 2020: cosa occorrerà studiare per superare la prova?

In pratica la prova preliminare è composta in quesiti con risposta multipla basati su competenze professionali specifiche socio-psico-pedagogiche (40 quesiti) ed anche su su competenze linguistiche (20 quesiti),  mentre la successive prove scritte e il colloquio analizzeranno le materie professionali previste per la prova preliminare ed anche questioni motivazionali. 

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